Benvenuti nel sito FLATLANDIA




La migliore introduzione che potete trovare

al modo di percepire le dimensioni


Isaac Asimov


Ultimi contenuti inseriti

Teoria delle stringhe Diagrammi di Feynman
Zen La mente viene prima della tecnica?
Musica Supper's Ready

Percorsi tematici

Teoria delle stringhe La teoria delle stringhe è un approccio teorico che cerca di unificare la meccanica quantistica e la relatività generale, propone che le particelle fondamentali siano minuscole stringhe vibranti, le cui vibrazioni determinano le proprietà fisiche
Zen Lo Zen è una scuola e una pratica che si basa sulla meditazione e sulla esperienza diretta, andando oltre la logica e i concetti razionali
Musica La musica è il linguaggio dell'anima che con un intreccio di suoni e silenzi, accarezza il cuore e racconta infinite emozioni

L'interazione tra la Teoria delle stringhe, lo Zen e la Musica
La teoria delle stringhe offre una visione del mondo che sfida le nostre percezioni tradizionali proprio come i principi dello Zen.
Entrambi ci chiamano ad esplorare la realtà oltre alle apparenze, suggerendoci, anzi, "dimostrandoci" che tutto è interconnesso.
Nella musica questa interconnessione è manifesta e si mostra attraverso le vibrazioni e le armonie esattamente come le stringhe che vibrano nell'universo.
Lo Zen, con il suo focus sul presente, risuona con l'idea quantistica che l'osservatore influisce sulla realtà.
Così, la musica diventa un mezzo per esperire questa distanza cosmica, unendo scienza, filosofia e arte in un'unica sinfonia di esistenze.

Diagrammi di Feynman


Percorso tematico di appartenenza: Teoria delle stringhe



Un diagramma di Feynman è un grafo che rappresenta in modo schematico come interagiscono le particelle elementari secondo la meccanica quantistica e le teorie di Gauge (teoria QED e teoria QCD).

Questi diagrammi non descrivono esattamente quello che avviene nello spazio-tempo reale, ma è "semplicemente" un metodo per evitare di utilizzare integrali complessi.

Il diagramma di Feynman è uno strumento molto utile perché graficamente mostra quali particelle sono coinvolte in un processo e quali interazioni fondamentali stanno agendo (interazione elettromagnetica, forte o debole).

Per utilizzarle si deve definire l'asse che identifica lo scorrere del tempo (orizzontale, verticale).


E si utilizzano i simboli che rappresentano le particelle e le interazioni.
In particolare le linee rette con una freccia rappresentano i Fermioni (le particelle di materia), ovvero i quark, gli elettroni, i neutroni, .. . Se la freccia ha lo stesso verso del tempo è una particella, se invece il verso è opposto è una anti-particella.


Le linee ondulate rappresentano l'energia (le particelle mediatrici) ovvero fotoni, gluoni, bosoni W/Z. I Bosoni scambiati (fotoni, gluoni, ecc.) sono quasi sempre virtuali, cioè non esistono come particelle libere ma solo come intermedi dell’interazione.


Tutti i vertici sono i punti in cui le particelle interagiscono e si scambiano i bosoni. I vertici rappresentano le interazioni dove sono rispettate le leggi di conservazione (dell'energia, del momento, della carica, ecc.).


Ogni retta e ogni vertice ha una corrispondente equazione matematica e la disposizione delle rette, ovviamente, non rappresenta la posizione reale delle particelle nello spazio ma serve solo a conoscere quali sono le particelle che entrano nel processo e quali sono quelle escono.

La mente viene prima della tecnica?


Percorso tematico di appartenenza: Zen



Tra gli allievi di Bokuden ce n’era uno dotato di straordinaria abilità tecnica. Una volta, mentre camminava per strada, l'allievo passò vicino ad un cavallo ombroso che improvvisamente gli sferrò un calcio, ma lui fece un'abile schivata per evitarlo e sfuggì all’incidente.
I testimoni presenti dissero "La sua fama di essere uno dei migliori allievi di Bokuden è pienamente meritata. Bokuden non tramanderà sicuramente a nessun altro i suoi segreti".
Ma quando Bokuden seppe di questo incidente si inquietò molto e disse "Mi sono sbagliato sul suo conto", poi lo espulse dalla sua scuola.
Nessuno degli altri allievi comprese il pensiero di Bokuden, e decisero che non si poteva far altro che imitare il modo in cui il Maestro stesso si sarebbe comportato in simili circostanze.
Per fare ciò, attaccarono un cavallo particolarmente bizzoso ad un carro sulla strada lungo la quale sapevano che Bokuden sarebbe passato. Spiarono di nascosto la scena da una certa distanza e con grande sorpresa videro Bokuden attraversare la strada per andare dalla parte opposta standosene bene alla larga dal cavallo.
Questo finale colse tutti alla sprovvista e in seguito, dopo aver confessato a Bokuden il loro esperimento, gli chiesero per quale motivo avesse cacciato così all’improvviso il suo discepolo.
Bokuden rispose: "Se una persona ha un’attitudine mentale che gli consente di camminare distratta vicino a un cavallo senza considerare le sue possibili reazioni, essa è una causa persa per un’insegnante, non importa quanto si applichi allo studio delle tecniche. Credevo che lui fosse una persona dotata di maggior buon senso ma mi sbagliavo".

Supper's Ready


Percorso tematico di appartenenza: Musica - Spin-off: Genesis
Post pubblicato su Racconti di Musica



Ricordo benissimo: ero nel soggiorno della nostra casa, sprofondato nella poltrona vicino al tavolino dove c'era il giradischi della sala... che era un Philips...
Sul piatto c'era quel nuovo 33 giri (appena "scellofanato") e io ero pronto ad ascoltarlo, con le mie immense cuffie, come se fossi stato un astronauta in procinto di scoprire un nuovo pianeta.
Fantastico... arrivo alla fine del primo lato... la cosa che odiavo di più era il dovermi "risvegliare" per girare il disco. Ricordo che avevo visto da qualche parte un meccanismo che in automatico girava il vinile... però era costoso e funzionava solo con i giradischi seri, quelli di marca (quindi per me era sarebbe stato impossibile averlo).
Parte due. Horizons: un pezzo spettacolare di chitarra (che poi alcuni anni dopo avrei faticosamente imparato a suonare), e poi... inizia quel brano che cambierà tutto: Supper’s Ready. È lungo, complesso e misterioso (da quel punto in poi occupa tutto il resto del lato B di Foxtrot).
Già dalla prima volta capisco che quekka è più di una odissea musicale.
Ma andiamo con ordine.
“Supper’s Ready” comincia con “Lover’s Leap”, molto delicato: “Walking across the sitting-room, I turn the television off…”
Io sempre più sprofondato... vedevo quella coppia mentre arrivava la notte...
Quei pezzi furono composti all'unisono da Peter Gabriel, Tony Banks, Mike Rutherford, Steve Hackett e Phil Collins, proprio come una vera suite in sette parti, con cambi di ritmo, ambienti e narrazione interna e io, con la copertina del disco appoggiata al muro, ricordo che guardavo il soffitto sentendo che quelle note mi stavano portando altrove.
Dalla quiete si passa rapidamente in un mondo più strano. Con “The Guaranteed Eternal Sanctuary Man”, “Ikhnaton and Itsacon and Their Band of Merry Men”, “How Dare I Be So Beautiful?”, fino a “Willow Farm”, tutto cambia: ritmo, tonalità, voce, atmosfera. Le immagini evocano campi, profeti, rivolte, sale da ballo distorte, luci stroboscopiche interiori.
“Willow Farm” è decisamente folle, scherzosa, un contrasto netto con l’inizio: “If you go down to Willow Farm, to look for butterflies…”. È come se stessi seguendo un film in bianco-e-nero, ma con il suono che colora ogni scena.
Poi arriva la parte che mi ha lasciato senza fiato: “Apocalypse in 9/8”. Il titolo stesso è già un segnale. Musica serrata, tempo complesso (quel 9/8 che sembra un orologio che ticchetta verso la fine), voci che annunciano draghi, guardiani, battaglie. Il testo del brano e l’atmosfera indicano chiaramente che c’è molto più dell’amore: c’è il mondo, c’è la lotta, c’è il giudizio.
In quella fase della mia vita in cui tutto sembrava drammatico, immaginavo che anche il mio mondo interiore stava combattendo: desideri, paure e voglia di libertà, e quella musica lo traduceva chiaramente.
E poi la parte finale: “As Sure As Eggs Is Eggs (Aching Men’s Feet)”. Il ritmo rallenta, l’energia si ricompone, la battaglia è alle spalle. Le voci si levano, le tastiere si "elevano", e la sensazione è quella di tornare a casa, ma un’altra casa, una nuova casa (come il brano suggerisce).
Con gli occhi chiusi, immaginavo di essere il “lui” di Lover’s Leap che ha attraversato il caos per ritrovarsi cambiato e trasformato. Così anch'io, mi sentivo non più un semplice ragazzo ma qualcuno che aveva visto un paio di cose in più... almeno nella musica.

Ultimo aggiornamento domenica 26 ottobre 2025


La migliore introduzione che potete trovare
al modo di percepire le dimensioni

Isaac Asimov




Con la Fisica si sta cercando di capire razionalmente come,
con lo Zen si sta cercando di capire,
e con la Musica... capiamo.